Una delle domande che più spesso, in questo periodo, visto anche il clima, mi viene fatta è a cosa occorre prestare attenzione quando si decide di correre d’inverno.
Beh, fermo restando il fatto che già chi decide di andare a correre fuori, anziché farlo più comodamente in palestra, ha davvero tutta la mia stima, perché dimostra grande impegno e dedizione nei confronti di questo sport, devo dire che qualche trucco per difendersi in modo efficace dal freddo, esiste.
Intanto bisogna limitare la dispersione di calore: il 70% del calore del nostro corpo viene disperso da mani, piedi e testa, dunque queste sono le prime parti da difendere dal freddo. Guanti, berretti e calzini termici diventano quindi i nostri primi alleati per combattere le basse temperature.
Come vestirsi?
Tendenzialmente direi a strati, puntando sul materiale tecnico che permette al corpo di traspirare, evitando di farci sudare eccessivamente e mantenendo così la pelle asciutta. Ricordiamoci che più il sudore viene trattenuto sulla pelle e più questa si raffredda rapidamente.
Consiglierei di correre durante le ore di luce, anche onde evitare di incappare in percorsi resi insidiosi dal ghiaccio, vero nemico della corsa.
Parlando appunto di percorsi, c’è da dire che il freddo determina l’allenamento in condizioni non ottimali, per quel che concerne il terreno, dunque si tende a prediligere l’asfalto, rispetto all’erba ed allo sterrato scelti solitamente come campi d’allenamento.
Questo cambio di superficie, reso obbligato dalle condizioni climatiche del periodo, può portare tuttavia a conseguenze anche spiacevoli sul piano delle articolazioni, che possono condurre ad infiammazioni che assumono i connotati di periostiti tibiali, sindrome del muscolo tibiale anteriore, sindrome del compartimento anteriore, fino alle fratture da stress.
Articolo presente anche sulla pagina Fb www.facebook.com/MaxCorsaTriathlon/